Il Premier Giuseppe Conte, nella conferenza stampa di ieri sera in diretta da Palazzo Chigi, ha spiegato che a partire dal 4 maggio saranno concessi gli spostamenti per andare a trovare i propri familiari. Ma solo quelli stretti.
Tra le novità per la «Fase 2» dell’emergenza Coronavirus, che si aprirà dal prossimo 4 maggio, ci sarà la possibilità – come ribadisce SkyTg24 – di incontrare i parenti congiunti. Ma cosa si intende esattamente?
LA MODALITÀ DEGLI INCONTRI CON I CONGIUNTI
Il nuovo Dpcm presentato da Conte, recita così al punto dell’articolo 1:
“Verranno considerati necessari gli spostamenti per incontrare congiunti, purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate le protezioni per le vie respiratorie“.
Come affermato dallo stesso Presidente del Consiglio, non si tratta affatto di un via libera per organizzare pranzi e cene in famiglia. Ma è solo un modo per permettere delle visite mirate entro i limiti di sicurezza previsti.
CORONAVIRUS: CHI SONO I CONGIUNTI?
Non c’è – come precisato da SkyTg24 – , nell’ordinamento italiano, una definizione univoca del termine “congiunti”. Ma è il codice civile che all’art. 307, quarto comma, ce lo spiega:
“Per prossimi congiunti si intendono ascendenti, discendenti, coniuge, la parte di un’unione civile tra persone dello stesso sesso, fratelli, sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti“.
Ma a seguito del nuovo Dpcm, potrebbero subentrare nuove deroghe viste le numerose polemiche che sono nate soltanto nelle ultime sul motivo dell’esclusione della possibilità di andare a trovare i fidanzati.
CORONAVIRUS E SPORT
A partire dal 4 maggio, sarà permesso praticare sport all’aria aperta – chiarisce il Messaggero – anche oltre i 200 metri dalla propria residenza. Ma solo a livello individuale, senza avvicinarsi agli altri e senza l’ausilio per recarsi sui luoghi dove praticare attività fisica dei mezzi pubblici.
Al momento restano ancora chiuse palestre, piscine e ogni tipo di impianto sportivo. Ai quali però è permesso l’accesso, sempre individualmente, ai soli atleti professionisti e non riconosciuti dal Coni, dal Comitato Italiano Paralimpico (Cip) e dalle rispettive federazioni.
MASCHERINA: DOVE E QUANDO?
La mascherina non sarà obbligatoria per chi vorrà andare a fare una semplice passeggiata, mentre lo sarà quando si vorrà entrare in un qualsiasi luogo pubblico. Ma il dubbio rimane quando si parla di bambini: l’obbligo vale anche per loro?