Saranno quattro – fa sapere Il Messaggero – i metri quadrati a testa nei ristoranti di Roma e della Regione Lazio per la riapertura nella «Fase 2» dell’emergenza Coronavirus. Uno spazio, però, che potrebbe dimezzare se i ristoratori installeranno delle barriere in plexiglass.
Mentre per i negozi, i titolari dovranno prevedere un termo scanner per misurare la temperatura sia ai dipendenti sia ai clienti. Guardando invece ai negozi d’abbigliamento, sarà possibili provarsi i vestiti ma soltanto se dopo averlo fatto i commercianti provvederanno a sanificarli. Infine i centri commerciali. A questi sarà reso libero l’accesso, ma ovviamente con uno spirito diverso dal passato.
Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, insieme al suo team di esperti sta mettendo a punto le linee guida per le riaperture degli esercizi commerciali entro lunedì 18 maggio.
«FASE 2», GLI SPORT INDIVIDUALI
Sempre nella Regione Lazio, a partire dal 18 maggio, è prevista la riapertura anche dei centri sportivi per le attività individuali. Ai commercianti, inoltre, è permesso raggiungere i propri locali prima di lunedì per metterli in sicurezza e nel rispetto delle norme.
Nei ristoranti, ogni tavolo dovrà avere intorno a sé quattro metri quadrati di spazio. Spazio che può essere ridotto se, per ogni tavolo, i commercianti faranno installare delle barriere di plexiglass.
Riguardo i negozi di abbigliamento, scarpe e altre attività si lascerà la libertà agli esercenti di potersi munire del bollino “free from feever” (cioè, liberi da febbre). Un bollino emesso dalla Camera di Commercio per aumentare all’esterno le credenziali di sicurezza. Il proprietario dovrà comunque utilizzare il termoscanner per misurare la temperatura ai clienti.
40 i metri quadrati da garantire al cliente in negozio, oltre al dipendente, che dovrà sempre essere munito di guanti e mascherina all’interno di un locale che dovrà essere sanificato due volte al giorno.
Sarà possibile, per il cliente, provare i capi d’abbigliamento. Ma dopo ogni loro utilizzo andranno sanificati. Ipotesi, questa, che non piaci ai negozianti perché preoccupati dalla tenuta dei capi stressati da così tante sanificazioni.