L’Istat, a causa dell’emergenza Coronavirus, ha registrato un aumento di 385 mila unità di disoccupati. Nel mese di maggio, l’Istituto di statistica ha accertato che la fiducia nelle imprese italiane e nei consumatori è ai minimi storici. Ma gli esperti del commercio al dettaglio confidano in un recupero.
Nell’anno, in Italia, un calo dei consumi – come riporta Repubblica – del 4,1%. Una ricaduta importante sul mercato del lavoro, dove si conteranno 385 mila disoccupati in più. A dirlo, il direttore Istat Roberto Monducci durante un’audizione in commissione al Senato.
“L’emergenza sanitaria in corso – riporta in un comunicato l’Istat – continua a influenzare negativamente il clima di fiducia degli operatori economici, che a maggio si attesta sul valore più basso dal marzo del 2005 ad oggi (51,1%). Ci troviamo difronte a un quasi dimezzamento dell’indice rispetto ai livelli pre COVID-19“.
L’industria manifatturiera è convinta che subirà un calo degli ordini rispetto al mese di marzo. Anche per le costruzioni la flessione dell’indice è causata da un forte peggioramento dei giudizi sugli ordini: ma il settore è convinto di riuscire a limitare i danni in termini di posti di lavoro bruciati. Valutazioni, queste, identiche a quelle nel commercio al dettaglio che spera in una lenta ripresa con la fine della quarantena.