Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha lanciato un duro attacco – come riporta il Messaggero – durante la conferenza stampa per aggiornare i cittadini sulla situazione dell’emergenza Coronavirus.
“Sulle ulteriori aperture della «Fase 2» non c’è programmazione. Se il Governo decidesse di aprire il 18 maggio, tutti accenderebbero i motori. Ma la sera prima potrebbe presentarsi il Premier Conte e fare un Dpcm che chiude tutto per settimane. Siamo in un’area di paurosa incertezza“.
VENETO, AUMENTANO I POSITIVI
Crescono i casi di positivi al Coronavirus in Veneto: +42%. In aumento anche i morti, ma senza impennate della curva del contagio. Il totale degli infetti dall’inizio dell’epidemia sale a 18.618, mentre quello dei morti a 1.627. Prosegue anche la discesa nei ricoveri.
“Rispetto gli uomini di scienza – dice Zaia – ma è difficile pensare che un’azienda con mille dipendenti lavora da settimane e un negoziante che vende magliette in 40 metri quadrati non può. Il Governo se c’è batta un colpo. Io sono chiamato a difendere i miei cittadini e sappiano che se i dati peggiorano o non si rispettano le regole si chiude tutto“.
“Sui test sierologici la sperimentazione sta andando avanti. Verrà inviata una lettera a tutti coloro che sono guariti dal Coronavirus per il prelievo del sangue. Si chiede a tutti la disponibilità per costituire questa banca del sangue, abbiamo già delle emoteche piene di sangue già raccolto, però vogliamo farlo a tappeto per essere pronti per le cure. Facciamo un magazzino, perché non vogliamo trovarci a settembre che tutto funziona e manca la materia prima“.
“Io le aperture le faccio – ha concluso il presidente della Regione – , ma solo nella legalità, perché se poi la mia ordinanza viene impugnata, nei guai ci finiscono i cittadini che sono costretti a pagare le multe“.